Abrocitinib, disponibile anche in Italia nel trattamento di dermatite atopica grave

È disponibile anche in Italia abrocitinib, JAK1-inibitore, in formulazione orale approvato e rimborsato da AIFA per i pazienti adulti con dermatite atopica grave candidati alla terapia sistemica.
Performante, ad azione rapida, possibile anche in un’ottica di mantenimento, la molecola rappresenta una nuova importante arma terapeutica nel trattamento di questa classe di pazienti, a beneficio anche di una migliore qualità di vita.

L’innovazione

Sicurezza, efficacia, tollerabilità. A queste qualità si aggiungono ulteriori specificità della molecola Abrocitinib: l’assunzione in monosomministrazione orale giornaliera, possibile anche per lunghi periodi, con sospensione e ripresa in caso di necessità.

«Abrocitinib», spiega Giampiero Girolomoni, direttore della UOC di Dermatologia e Malattie Veneree dell’Azienda Ospedaliera di Verona, «agisce bloccando una Janus chinasi. È noto che queste svolgono un ruolo essenziale nella segnalazione di numerose citochine implicate nella patogenesi delle malattie infiammatorie, tra cui la dermatite atopica (DA).
Alla base della fisiopatologia di questa condizione clinica ci sono diverse citochine pro- infiammatorie, la cui produzione è sovra regolata dalla segnalazione tramite le Janus chinasi (JAK) di tipo 1; Abrocitinib, inibendo JAK1, è stato associato a una riduzione dose dipendente dei biomarcatori sierici dell’infiammazione nella dermatite atopica. Ovvero la molecola interviene nella trasduzione di segnali infiammatori della dermatite atopica».

L’assunzione è soggetta a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti – dermatologo (RNRL).

Il meccanismo d’azione

Abrocitinib svolge una azione antinfiammatoria specifico per la DA: agisce bloccando sia i mediatori dell’infiammazione sia i mediatori del prurito, con sensibile riduzione di entrambi i sintomi. Ha rapidità di azione con benefici sulla sintomatologia, riscontrabili già a partire dai primi giorni di trattamento.

Abrocitinib è prescrivibile a pazienti selezionati e monitorati, secondo le indicazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) che ne ha approvato la rimborsabilità (Determina pubblicata in G.U. il 27 gennaio 2023) nel trattamento nell’adulto (≥18 anni) affetto da DA grave con punteggio EASI ≥24 e candidati alla terapia sistemica. La rimborsabilità arriva dopo l’approvazione da parte dell’EMA avvenuta nel dicembre 2021.

La decisione di AIFA

Segue le evidenze di efficacia e tollerabilità di Abrocitinib, dimostrate da studi di letteratura.
«Abrocitinib è un antinfiammatorio ma anche immunosoppressore. Sei sono gli studi che sono stati condotti per valutare efficacia e sicurezza del farmaco», prosegue Girolomoni, «rigorosi e amplissimi, su vaste popolazioni. Il programma di studi si chiama JADE e comprende gli studi gemelli Mono1 e Mono2, il Compare, il Dare, il Regimen e la long term extension EXTEND.

Gli studi controllati e randomizzati, verso placebo o verso altri farmaci attivi di riferimento, nello specifico dupilumab, hanno dimostrato una superiorità di abrocitinib nella risoluzione precoce di segni e sintomi e un’ottima tollerabilità.

Il farmaco riduce l’estensione e la gravità delle lesioni e abbatte il prurito. Il farmaco può essere assunto anche a lungo termine, per tutto il tempo che serve, può essere interrotto e ripreso a seconda delle necessità. Va iniziato con una dose un po’ più alta, con dosaggio a scalare a seconda della risposta del paziente, fino ad arrivare ad una dose di mantenimento».

I numeri

In Italia sono oltre 35.000 le persone che convivono con una forma grave di DA, malattia infiammatoria cronica della pelle dovuta in parte a predisposizione genetica in parte a disregolazione del sistema immunitario e della barriera epidermica, influenzata da fattori ambientali. Rilevante l’impatto sulla qualità di vita dei pazienti e delle famiglie.