Interessanti novità giungono dall’evento “Top 5 in Infectious Disease”, simposio organizzato con il patrocinio della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – SIMIT. Non solo nuovi antibiotici e terapie antiretrovirali, ma anche strategie innovative per combattere i germi multiresistenti o le infezioni croniche, come quella da HIV.

Prima tra tutte, l’uso di batteriofagi per sconfiggere le patologie infettive: si tratta di individuare virus capaci di infettare il ceppo batterico di interesse e poi lasciarlo agire. Una soluzione che, secondo gli esperti, potrebbe essere efficace anche contro i ceppi resistenti agli antibiotici.

Inoltre, a Siena è in corso una sperimentazione che usa gli anticorpi monoclonali contro il batterio della Klebsiella pneumoniae, ricerca portata avanti dal professor Marco Falcone, consigliere SIMIT e responsabile dell’Unità operativa di Malattie infettive dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, e dal professor Rino Rappuoli, Direttore Scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena.

Dichiara Falcone: «Nutriamo molta fiducia in questa ricerca, che se fosse coronata da successo rappresenterebbe una risorsa rivoluzionaria nella lotta alle Infezioni Correlate all’Assistenza. Gli anticorpi monoclonali potranno rivelarsi determinanti anche nella lotta all’HIV con un approccio terapeutico più efficace, specie in alcuni casi più complessi. Inoltre, sono allo studio nuovi vaccini a mRNA con diverse applicazioni».

Un Simposio che ha ottenuto molto successo

Oggi la microbiologia e l’infettivologia sono chiamati ad affrontare molte sfide, spesso tra loro correlate. Pensiamo, per esempio, al fenomeno dell’antibiotico resistenza da parte dei microrganismi che aumenta il carico e il rischio delle infezioni correlate all’assistenza.

Al Simposio hanno partecipato oltre 200 specialisti. Durante l’evento ha parlato anche l’intergruppo parlamentare “per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive e tropicali”, istituito a seguito della pandemia da Sars-CoV-2, che ha evidenziato la necessità di avviare un nuovo approccio nei confronti delle malattie infettive.

Obiettivo dell’intergruppo è ascoltare anche i territori, per renderli capaci di affrontare eventuali nuove pandemie ed evitare ciò che è capitato nel recente passato. L’evento ha richiamato, inoltre, nomi di spicco a livello internazionale, come il professor Justin Stebbing, dell’Imperial College di Londra, che durante la pandemia ha impiegato l’Intelligenza Artificiale per scoprire nuovi farmaci e il professor David Paterson, da Singapore, tra i massimi esperti di terapia antibiotica nelle infezioni da microrganismi multi-resistenti.