Verso il congresso SIFO

Manca poco meno di un mese al 42° congresso nazionale della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera, un appuntamento annuale atteso da tutta la categoria, tanto più che lo scorso anno, a causa del Covid, ci si è dovuti accontentare di realizzarlo in streaming.

L’evento, previsto a Roma dal 14 al 17 ottobre prossimi, ha come titolo Il farmacista promotore e interprete del cambiamento, dall’emergenza alla pianificazione.

Il programma, ampio e variegato, pone al centro le sessioni plenarie, durante le quali verranno affrontati i temi più attuali e importanti, come cronicità e assistenza di prossimità, medicina personalizzata e oncologia di precisione, radiofarmacia, integrazione dei data base amministrativi per valutare l’impatto clinico ed economico delle tecnologie sanitarie, medicina rigenerativa e malattie rare, terapie digitali.

In calendario anche le sessioni dedicate ad argomenti più specifici (per esempio, carenze e indisponibilità di farmaci, evoluzione delle sale operatorie, infettivologia negli anni del Covid, infezioni da Hiv e da germi multiresistenti, biosimilari, galenica sterile e oncologica, cure palliative in pediatria, Health technology assessment) e le sessioni sponsorizzate dalle aziende farmaceutiche.

Laboratorio interattivo

Da segnale in agenda gli appuntamenti del Laboratorio interattivo farmacisti esperti (Life), corsi a numero chiuso previsti nelle giornate di venerdì 15 e di sabato 16. Cinque i temi affrontati: diritti e doveri dei pazienti nella sperimentazione, farmacia narrativa, radiofarmacia e medicina nucleare, intossicazioni e reazioni avverse da farmaci in pronto soccorso, galenica.

«Tramite una consultazione che ha coinvolto i soci, le varie aree scientifiche della società, le aziende farmaceutiche, gli stakeholder, abbiamo cercato un coinvolgimento “dal basso”, in modo da costruire un programma realmente partecipato e condiviso», spiega Fausto Bartolini, direttore del dipartimento di assistenza farmaceutica dell’Usl Umbria 2 e coordinatore della cabina di regia della Governance farmaceutica della Regione Umbria, oltre che presidente del congresso.

Il forum di politica sanitaria

L’apertura del convegno vero e proprio è, inoltre, preceduta, giovedì 14, dall’Health Policy Forum, un evento a numero chiuso, giunto quest’anno alla quinta edizione, a cui partecipano, oltre ai farmacisti ospedalieri, economisti sanitari e rappresentanti delle aziende farmaceutiche.

Gli obiettivi dell’iniziativa sono quelli di confrontarsi sui temi attuali di politica sanitaria, creare un documento condiviso sugli argomenti discussi, favorire la nascita di progetti che coinvolgano il farmacista e i vari stakeholder.

Seminari precongressuali

In questa edizione del congresso le novità certo non mancano. Per esempio, per la prima volta l’evento è stato preceduto da alcuni webinar tematici, che si sono svolti nei mesi scorsi e che hanno riscosso grande successo. Tra gli argomenti trattati, la stesura di un codice degli appalti; l’applicazione del nuovo regolamento europeo sui dispositivi medici e sui dispositivi in vitro; la necessità di sviluppare l’assistenza territoriale, anche alla luce delle numerose esigenze emerse durante la pandemia.

«Abbiamo cercato di ideare e realizzare tutto mantenendo una continuità e una coerenza progettuale e scientifica», commenta Bartolini. «Un format nuovo, che crediamo possa proseguire nel tempo».

Da Assisi a Roma

Un altro elemento nuovo è il percorso spirituale iniziato a luglio ad Assisi, con la recita di una inedita preghiera del farmacista e con la benedizione da parte dei frati francescani, che si concluderà il 14 ottobre, in concomitanza con i lavori congressuali, in Vaticano, dove è previsto l’incontro dei farmacisti con papa Francesco.

«Un momento molto significativo, che ci riempie di orgoglio, al quale non dobbiamo mancare», sottolinea il farmacista. «Per svolgere con competenza il nostro compito servono professionalità, ma anche solidi princìpi etici, che devono essere elementi costitutivi della cultura della cura».

Paola Arosio