di Antonietta Ferraro
Direttrice della Farmacia Ospedaliera dell’Azienda Ospedaliera Cardinale Panico di Tricase (LE)
Preparazione e somministrazione di farmaci antiblastici: vantaggi per i pazienti e risparmio del SSN.
Istituti ed enti ecclesiastici ospedalieri (ospedali classificati): caratteristiche, obblighi e sinergie con il SSN dal punto di vista della farmacia ospedaliera, un caso pratico.
Gli ospedali dipendenti da Ordini Religiosi, anche di fede non cattolica, traggono la propria connotazione da una grande tradizione storica e culturale di assistenza sanitaria basata sui valori umani.
Al fianco dell’ospedalità pubblica, degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico e degli ospedali clinicizzati, nel 1968, la legislazione pose le basi per l’assetto giuridico e la nascita normativa di un nuovo settore di assistenza ospedaliera: “l’Ospedale Classificato“.
L’integrazione degli Ospedali Classificati nel SSN: una sinergia storica e normativa
Gli ospedali classificati o equiparati in ragione della loro natura formalmente privata, collegata alla loro origine assistenziale religiosa, sono stabilmente inseriti nel Sistema del Servizio Sanitario Pubblico sulla base di apposite convenzioni previste dalla specifica legislazione statale sanitaria, seppur distinte dagli ordinari rapporti di accreditamento con gli altri soggetti privati che erogano prestazioni sanitarie per conto del SSN e a volte valorizzano la vocazione assistenziale d’interesse generale.
Fino a qualche decina di anni fa, si pensava che il concetto di scarsità delle risorse non dovesse avere cittadinanza nel mondo sanitario. Oggi, invece, esso è ampiamente accettato, visto che i fondi destinati alla sanità non sono illimitati ed è irrealistico pensare a una dilatazione incontrollata della spesa.
Collaborazione pubblico-privato nel settore sanitario: una partnership per l’efficienza
Le strutture pubbliche e private coinvolte in sanità guardano con particolare attenzione ai costi della salute, anche se probabilmente a partire da prospettive tra loro diverse.
Le prime si muovono, o dovrebbero muoversi, nella logica di un impiego razionale delle risorse, per una loro corretta allocazione.
Il privato, che è il principale erogatore di strumenti e mezzi diagnostico-terapeutici alla sanità pubblica, oltreché di servizi e tecnologie sanitarie, tende a prospettare, di ogni intervento, l’utilità sul piano sociosanitario e l’utilizzo appropriato delle stesse risorse per trarne il massimo beneficio.
Il contenzioso che spesso viene a crearsi tra i due soggetti, pubblico e privato, può essere superato in modo razionale e scientifico proprio dalla “economia sanitaria” che, tra i suoi compiti principali, annovera quello di studiare l’utilità di interventi sanitari in rapporto alla loro convenienza economica.
L’obiettivo finale che le istituzioni pubbliche e gli attori privati devono perseguire non possono e non devono essere la mera gestione e il contenimento della spesa, bensì la garanzia di un Sistema Sanitario realmente efficiente, equo, competitivo e qualitativamente eccellente, nel più ampio contesto di una sanità sostenibile.
Laddove il SSN riesce a soddisfare il rispetto dei cosiddetti criteri Aaaq (availability, accessibility, acceptability and quality) – nei trattamenti e negli interventi sanitari, la composizione in termini di mix pubblico-privato può e deve essere quella più efficiente ed efficace in funzione delle condizioni di partenza.
La collaborazione pubblico-privato è una combinazione virtuosa di interessi particolari e generali che, da entrambe le parti, porta a realizzare il bene comune.
La Pia Fondazione di culto e di religione Card. G. Panico, Ente Ecclesiastico civilmente riconosciuto, persegue le sue finalità di culto e di religione in piena autonomia giuridico-amministrativa e senza fini di lucro, quale testimonianza cristiana, anche tramite il servizio dell’Ospedale e dell’Hospice in Tricase (LE) che opera sul territorio salentino da oltre 60 anni sinergicamente insieme al SSR per la cura e il benessere dei cittadini del territorio.
Il rapporto tra pubblico e privato classificato, infatti, deve essere di collaborazione e non di competizione.
Per collaborare e non competere occorre che soggetti che operano con i SSR, e comunque tutte le parti interessate, riconoscano reciprocamente gli interessi di cui sono portatori, convergano su obiettivi di salute per territori omogenei, condividano linee guida e procedure cliniche, garantiscano la continuità assistenziale, condividano valori quali l’appropriatezza e l’efficacia delle cure, l’equità e l’universalismo.
Farmacia ospedaliera e gestione dei farmaci oncologici: impatti economici e operativi sull’Ospedale Card. G. Panico
L’Azienda Ospedaliera Card. G. Panico garantisce assistenza farmaceutica grazie all’osservanza delle linee guida nazionali, regionali e ministeriali nell’ambito della gestione della preparazione oncoematologica.
La Struttura Complessa di Farmacia si pone come obiettivo:
- programmare, coordinare e garantire la sicurezza paziente/operatore sanitario e il monitoraggio, l’appropriatezza dell’utilizzo dei farmaci e dei dispositivi medici, valutando contestualmente la misura in cui tutto ciò impatta a livello economico e non solo sul Sistema Sanitario Nazionale e Regionale
- allestire le preparazioni oncologiche nel rispetto delle linee guida di buona preparazione NBP FU XII e suoi aggiornamenti.
Realizzare tali obiettivi, in assoluta compliance delle linee guida ministeriali per la produzione della terapia antiblastica, comporta dei costi ulteriori che si aggiungono al costo ex-factory delle specialità medicinali.
Tali costi aggiuntivi riguardano i dispositivi utilizzati nelle fasi di allestimento, somministrazione e smaltimento della terapia antiblastica, la realizzazione e manutenzione dei locali dove avviene la preparazione delle terapie e il tempo impiegato dagli operatori coinvolti in tutte le fasi di gestione della chemioterapia.
È opportuno evidenziare che la rendicontazione intraregionale tramite FILE F effettuata per singola specialità medicinale non comprende il costo dell’allestimento sterile galenico, che secondo il tariffario nazionale prevede la somma di 50,00 euro a preparazione.
Considerando che nell’UFA dell’Ospedale Card. G. Panico vengono allestite circa 130 preparazioni galeniche/die, l’importo sostenuto in un anno senza rimborso, ma garantendo preparazioni galeniche sterili al paziente, corrisponde a circa 1.600.000 euro, valore che incide del 10% sulla spesa totale del farmaco.
In un contesto sociosanitario in progressiva e costante evoluzione, al centro di un acceso dibattito politico di sostenibilità e competenze tra governo centrale e istituzioni regionali, è necessario quindi che tutti gli attori coinvolti, istituzioni e aziende private, si muovano da una logica negoziale a una logica di partnership, nell’ottica del perseguimento di un sistema “reciprocamente sostenibile” e “strategicamente stabile”.
Questo articolo è parte del progetto “Message in a bottle: news dal campo”, realizzato da Tecniche Nuove con il contributo non condizionante di Teva.