Impatto dei set procedurali per l’efficienza di sala operatoria

Il presente articolo ha l’obiettivo di analizzare l’impatto dell’introduzione di set standardizzati di strumenti chirurgici monouso sull’efficienza di sala operatoria. L’attività di osservazione è stata effettuata presso tre istituti ospedalieri per diverse specializzazioni chirurgiche e i dati raccolti sono stati organizzati grazie alla mappatura delle attività delle procedure chirurgiche. I dati hanno determinato che tale innovazione incrementa l’efficienza degli strumentisti e permette di ridurre significativamente il tempo di svolgimento complessivo delle procedure

Verso un modello di Value Base Health

Negli ultimi anni, le aziende sanitarie, pubbliche e private hanno avviato importanti interventi di ottimizzazione organizzativa, guidate da obiettivi di definizione di nuovi modelli di funzionamento aziendali di introduzione di sistemi di programmazione e controllo, di riprogettazione dell’assetto organizzativo, di diffusione di logiche volte alla ricerca di una migliore qualità nei servizi offerti.

In questa direzione, si è consolidato un approccio basato sul “valore”, attraverso l’introduzione di logiche Value Based (Amatucci e Brusoni, 2024; Vecchi et al. 2023), integrato con il nuovo paradigma di Value Based Health, che pone sempre più attenzione alla possibilità di generare il massimo beneficio clinico-sanitario prestando attenzione ai costi di produzione dei servizi, in un’ottica di misurazione degli outcome generati, in rapporto ai costi di produzione degli stessi (Gray, 2017).

In questa prospettiva, il presente lavoro vuole sottolineare l’importanza di attivare meccanismi di partnership e di co-produzione tra fornitori e aziende sanitarie, basati su una riprogettazione del modello di offerta. In particolare, lo studio prospetta un modello di innovazione concernente l’introduzione di set procedurali personalizzati in sala operatoria, con l’obiettivo di fornire una valutazione in merito ai possibili benefici.

L’ambito di osservazione è connesso alla valutazione, in un numero programmato di interventi, in differenti realtà aziendali, dell’impatto dei set procedurali personalizzati, sia in termini di ottimizzazione dei processi di sala operatoria, sia in termini di maggiore efficienza della gestione operativa. Nel caso specifico, l’osservazione ha riguardato set procedurali realizzati da un’azienda che fornisce prodotti e soluzioni mediche agli operatori sanitari, la Mölnlycke Healthcare s.r.l.

È stato adottato un approccio metodologico misto, che si sviluppa lungo tre direttrici: (i) analisi desk della letteratura scientifica, nazionale ed internazionale; (ii) osservazione diretta dei processi di sala operatoria e mappatura delle attività; (iii) analisi statistica dei risultati.

L’analisi della letteratura ha evidenziato l’assenza di studi mirati a determinare l’impatto specifico dell’introduzione di un set di strumenti monouso di nuovo sviluppo, in termini di efficienza e di risparmio di tempo di sala. Il presente lavoro, che mira a stabilire l’eventuale incremento di efficienza di sala operatoria (valutato in termine di tempo necessario a performare diverse attività relative alla chirurgia), vuole colmare questo gap di studi e di letteratura.

La metodologia utilizzata per lo studio

Come anticipato in precedenza, la principale metodologia utilizzata è stata l’osservazione diretta degli interventi chirurgici in sala operatoria, da parte del team di ricerca, al fine di rilevare i tempi e le modalità di intervento e verificare le performance e gli eventuali vantaggi di efficienza generati dall’utilizzo del Set Mölnlycke.

Quest’ultimo consiste in un pacco procedurale standardizzato per tipologia di intervento e personalizzato per ciascun istituto (e specializzazione chirurgica svolta nell’istituto), contenente una serie variabile di strumenti e dispositivi chirurgici monouso (in accordo con le esigenze tecniche indicate dalle équipe chirurgiche coinvolte). Si sottolinea che tutti gli interventi sono stati eseguiti da chirurghi esperti, che hanno completato la curva di apprendimento.

L’osservazione è stata effettuata attraverso lo sviluppo, insieme alle equipe chirurgiche coinvolte, di una Scheda di rilevazione, sulla base del teorico svolgimento delle attività, suddivise in macro-fasi (box 1). L’analisi è stata condotta in tre strutture sanitarie di grandi dimensioni pubbliche e private, collocate in regione Lombardia, e ha previsto l’osservazione di 300 interventi chirurgici.

L’analisi dei dati (1)

Presso ogni struttura ospedaliera, l’analisi dei dati è stata effettuata in maniera analoga, così strutturata:

  • Istituto A – Presso l’Istituto A sono stati osservati 120 interventi chirurgici, suddivisi in 60 con Set, 60 senza Set, distribuiti per specializzazione chirurgica, indicata in tabella 1.
  • Istituto C – Presso l’Istituto C sono stati osservati 60 interventi chirurgici, suddivisi in 30 con Set, 30 senza Set, tutti concentrati sull’inserimento di protesi di ginocchio (PTG) o revisione di protesi di ginocchio.
Tabella 1. Distribuzione delle osservazioni per tipo d’intervento presso l’Istituto A
Tabella 2. Distribuzione delle osservazioni per tipo d’intervento presso Istituto B

I principali risultati

I dati osservati dimostrano l’efficacia del Set standardizzato personalizzato nel ridurre i tempi di performance degli strumentisti, e dunque nel sostenere l’incremento di efficienza di sala operatoria.

In tutti i casi osservati, l’attività di Preparazione del carrello ha subito una riduzione significativa, in media del 62%. Sono evidenti i benefici organizzativi del lavoro dello strumentista nello stoccaggio di un pacco unico in magazzino, che sostituisce la ricerca e raccolta di singoli elementi in uno spazio potenzialmente disorganizzato, spesso effettuata controllando, in un elenco riportato manualmente, la presenza di tutti gli strumenti necessari. La Preparazione area sterile ha visto una riduzione media del 48% (con discreta variabilità dovuta a differenti stili organizzativi).

L’effetto di immediatezza della disponibilità di una vasta gamma di strumenti e dispositivi conseguente l’apertura di un singolo pacco, anziché una lunga catena di involucri, riesce ad incrementare fortemente l’efficienza nella preparazione. Conseguenza logica di tale evidenza è che il Set riesce a essere più efficace nel raggiungere tali obiettivi in modelli la cui base organizzativa di partenza utilizza un maggior numero di dispositivi monouso.

Le altre attività considerate, pur avendo un legame meno stringente con la tipologia di sperimentazione, hanno registrato comunque un elevato grado di efficientamento: preparazione tavolo servitore ha raggiunto una riduzione media del 51%.

È possibile sostenere che una soluzione innovativa, quale il Set procedurale prodotto da Mölnlycke, abbia contribuito a ridurre di almeno il 32% (circa un terzo del tempo standard) la mole di tempo impiegata dagli strumentisti, con un range estendibile fino al 63%, in caso di ottima implementazione e sinergia con le componenti organizzative e decisionali che governano la gestione della sala operatoria. Il box 2 mostra la citata riduzione media di tutte le attività e fasi analizzate.

Conclusioni

Le evidenze raccolte suggeriscono che l’introduzione del Set Mölnlycke ha permesso di ridurre il tempo complessivo delle fasi della procedura, e in definitiva del suo tempo Totale, pari, in media, al 23%.

Questo è stato possibile ove la struttura organizzativa ed i metodi di lavoro hanno riconosciuto le possibilità di miglioramento derivanti dall’introduzione di tale tipologia di soluzione e, di conseguenza, hanno mostrato l’adattabilità necessaria per sfruttarla. Le realtà organizzative ospedaliere devono prendere coscienza delle possibilità che il progresso tecnologico, come quello costituito dal Set Mölnlycke, e integrare tali soluzioni all’interno della propria struttura.

Al tempo stesso, tale studio apre importanti prospettive anche per le imprese fornitrici del SSN, in relazione a una riconfigurazione del loro ruolo nel sistema; le imprese devono sempre più sviluppare la propria offerta in maniera personalizzata e in linea con l’evoluzione dei modelli di cura e di assistenza sanitaria, diventando “healthcare solution partner”, in grado di calibrare la propria offerta con apporti innovativi.

Box 1. Macro-fasi delle attività di sala operatoria
Box 2. Riduzione percentuale media degli oggetti di studio

Nota

(1) Per esigenze di spazio, tutte le analisi e i dati statistici non vengono riportati. Sono tuttavia a disposizione, su richiesta, di chiunque possa essere interessato.

Principali riferimenti bibliografici

1) Amatucci F., Brusoni M. (2024). Acquistare innovazione in sanità: condividere responsabilità e ruoli. Il caso degli acquisti dei servizi di diagnostica tumorale attraverso il Value-Based Procurement (VBP), Mecosan, Franco Angeli, n. 126

2) Gray, M. (2017). Value based healthcare. BMJ, 356

3) Marsilio, M., Pisarra, M., Rubio, K., and Shortell, S. (2022). Lean adoption, implementation, and outcomes in public hospitals: benchmarking the US and Italy health systems. BMC Health Services Research, 22(1)

4) Vecchi V., Cusumano N., Callea G., Amatucci F., Brusoni M., Zurlo F., Mauro C., Longo F. (2023). Acquisti sanitari: stato dell’arte e percorsi evolutivi verso logiche di valore, Cergas Bocconi (a cura di), in Rapporto OASI 2023, Egea