Roberta Bonardi

Focalizzandoci su come Teva Italia ha affrontato l’emergenza Covid-19, abbiamo fatto il punto con Roberta Bonardi, senior director BU Innovative e GM Grecia.

Cosa ha rappresentato per Teva questo momento di crisi dovuta all’emergenza Covid-19?

L’emergenza Covid-19 è stato un momento estremamente particolare per ognuno di noi. Ogni azienda ha sempre delle procedure e un piano per la gestione delle situazioni difficili e anomale, ma nessuno avrebbe immaginato la portata e la velocità di questa crisi. In Italia ci occupiamo della distribuzione dei farmaci ospedalieri e retail, ma anche della produzione sia di principi attivi sia di prodotti finiti, con sei stabilimenti in Lombardia e in Piemonte.

Ci siamo immediatamente allineati alle disposizioni governative e regionali, oltre alle linee guida aziendali per garantire sia la sicurezza delle persone sia la continuità delle linee produttive e di tutte le nostre attività. Questo ci ha permesso di assicurare sia la produzione che la distribuzione dei nostri farmaci nelle farmacie territoriali e negli ospedali. Come per la maggior parte delle aziende è stata l’occasione di sperimentare nuove modalità di lavoro.

Tutte le persone che potevano hanno cominciato a lavorare da remoto dalla fine di febbraio e ancora oggi la maggior parte lo sta ancora facendo. Le persone che normalmente operano sul territorio (informatori, MSL ecc.) hanno adottato la stessa modalità. Tutto questo è stato possibile perché come azienda avevamo già cominciato a utilizzare queste procedure, si è trattato in molti casi di prolungare le tempistiche.

Qual è stato il ruolo dei farmacisti in questa emergenza?

Nel periodo dell’emergenza si è tanto parlato – giustamente e con riconoscenza – di medici e di infermieri in prima linea, dei farmacisti territoriali che non hanno mai chiuso, nemmeno nelle zone rosse, e dei medici di medicina generale.

Poco si è detto dei farmacisti ospedalieri, del loro tanto nascosto quanto indispensabile ruolo nel fare in modo che i farmaci non mancassero nelle corsie e nelle terapie intensive, del costante e assiduo lavoro per mantenere efficiente il magazzino ospedaliero anche per le patologie “non-Covid” in una situazione di frenesia e di confusione generali. Per noi questo è stato chiaro sin dagli albori dell’emergenza, le nostre persone dedicate al canale ospedaliero non si sono mai fermate nemmeno per un momento, pur lavorando da remoto.

A questo proposito il non poter accedere agli ospedali fisicamente ha rappresentato un ostacolo?

L’utilizzo della tecnologia ci ha aiutato in questa circostanza. Come azienda avevamo già cominciato un percorso di “digital transformation” anche con i farmacisti ospedalieri e la situazione ha sicuramente accelerato questo processo. Abbiamo un dipartimento intero dedicato al canale ospedaliero che vede impegnate persone di “sede”, compreso un customer care molto efficiente, e delle persone sul territorio, i nostri key account manager, professionisti di grande esperienza che conoscono i farmacisti personalmente con profonda e reciproca fiducia.

Queste persone hanno mantenuto i contatti e cercato il più possibile di risolvere le problematiche di questo periodo lavorando incessantemente fianco a fianco con i farmacisti ospedalieri (figurativamente!), per dare loro le risposte che in questo periodo hanno sempre avuto carattere di urgenza. Sono stati implementati una serie di strumenti digitali per poter facilitare il contatto con gli operatori sanitari, in modo da poterli supportare efficacemente in caso di necessità o di specifiche richieste.

La tecnologia è stata dunque di supporto, ma proprio perché andava a completare e a facilitare processi e relazioni già consolidati nel tempo e ha così permesso di dare continuità a tutte le attività. E quando si parla di rapporti consolidati, non dimentichiamoci che Teva è arrivata in Italia nel 1996 partendo dalla commercializzazione degli equivalenti proprio sul canale ospedaliero e da allora è continuato il cammino ampliando sempre più l’offerta e i servizi.

L’azienda

Teva è una delle principali aziende farmaceutiche mondiali, leader nei farmaci equivalenti, in grado di offrire ogni giorno soluzioni di cura di alta qualità a circa 200 milioni di pazienti in più di 60 Paesi. Teva, in Italia da oltre 20 anni, attraverso i suoi farmaci equivalenti e i suoi farmaci specialistici fornisce risposte mirate in tutte le aree terapeutiche. Teva da sempre è impegnata nella ricerca di terapie innovative per rispondere ai bisogni di cura, stringendo sinergie con il mondo scientifico e lavorando al fianco delle associazioni di pazienti per rendere accessibili le nuove terapie al maggior numero di persone e per incoraggiare i corretti uso e assunzione dei farmaci con progetti e campagne ad hoc. Teva opera oggi sul territorio nazionale con una filiale commerciale, cinque siti per la produzione di principi attivi e un sito di prodotto finito, che permette di coprire nel Paese tutto il ciclo produttivo del farmaco. Il cammino ha avuto inizio nel 1996 con l’apertura della sede in Italia per la commercializzazione di farmaci equivalenti oncologici in ambito ospedaliero. Da allora Teva Italia è diventata leader nei farmaci equivalenti (un farmaco equivalente su cinque, dispensato in Italia, è un prodotto Teva) e ha esteso la sua presenza grazie a nuovi prodotti, acquisizioni strategiche e investimenti, allo sviluppo di farmaci innovativi, per esempio nell’area del sistema nervoso centrale. Una crescita nell’offerta che risponde ai nuovi bisogni di cura: innovativi, sostenibili, ma anche e soprattutto a misura di paziente.

Teva in Italia

N. 1 Gx Retail

N. 1 Gx Hospital

Oltre 1.200 dipendenti

250 confezioni di farmaci Teva vendute in Italia

1 ufficio commerciale

6 siti produttivi

Teva nel mondo

Fra i top 3 in 25 mercati nel mondo

Presenza in 60 mercati

65 siti produttivi in 33 Paesi

40.000 dipendenti