Gallarate, tossina botulinica contro la spasticità

Da sinistra, Elena Del Romano, Elisabetta Dalla Valle, Isidoro La Spina, Andrea Mancioli

Nella spasticità la muscolatura assume un tono eccessivo, rendendo difficili e dolorosi i movimenti, non solo a carico degli arti ma anche della muscolatura del viso e del cavo orale. Un altro aspetto caratteristico è la presenza di spasmi muscolari e contrazioni involontarie. Se non tenuta sotto controllo, nel tempo questa condizione porta ad accorciamento dei tendini, retrazioni della muscolatura, deformazione delle articolazioni, oltre a debolezza muscolare.
Di fatto, il movimento volontario viene via via minato alle sue basi.

La spasticità è tipica di alcune patologie, come la sclerosi multipla, gli esiti di ictus, le malattie del motoneurone, le lesioni del midollo spinale, la paralisi cerebrale infantile e le leucodistrofie. Il percorso terapeutico per i soggetti affetti da spasticità richiede la sinergia tra assunzione di farmaci specifici e fisioterapia. Tra i farmaci possibili, c’è anche la tossina botulinica.

Il reparto di Neurologia dell’Ospedale di Gallarate, in provincia di Varese, è punto di riferimento per questo genere di trattamento, che viene riservato anche a pazienti con altre patologie da contrazione, dalle cefalee alle distonie, dall’iperidrosi alla scialorrea.

«Abbiamo iniziato a occuparci di tossina botulinica nell’immediato pre Covid, nel 2019, sulla base di alcuni pazienti che erano già in carico alla nostra Unità Operativa», spiega il dott. Andrea Mancioli. «Il lavoro svolto, insieme alla dottoressa Elisabetta Dalla Valle, è stato molto importante, soprattutto per ciò che riguarda l’addestramento delle nostre abilità, per aumentare il numero dei pazienti da trattare.
Abbiamo lavorato con abnegazione e perseveranza: nonostante il Covid, abbiamo portato avanti un servizio utile.
Essendo pazienti cronici, era importante garantire loro una continuità. E voglio porre l’accento anche sul fatto che il nostro ambulatorio è l’unico, della provincia di Varese, a trattare tutte le tipologie di paziente».

Così, i mesi di pandemia non sono stati un deterrente per questo Reparto, che ha visto crescere costantemente i numeri di pazienti trattati con la tossina botulinica. Al momento sono intorno alla cinquantina.
I pazienti vengono seguiti da neurologo e fisiatra insieme, per ottenere il massimo beneficio dalla terapia; da qui, la sinergia della Neurologia con la Riabilitazione di Somma Lombardo e, in particolare, i fisiatri Gabriele Tonetti, Elena Del Romano ed Elena Ginelli.

A Gallarate le metodiche per effettuare l’infiltrazione con tossina botulinica sfruttano la guida elettromiografica ed ecografica per massimizzarne l’efficacia. L’impegno del team di lavoro è quindi duplice: da una parte, garantire le cure e le attività a questi pazienti cronici e, dall’altra, proseguire nella formazione per migliorare sempre le proprie competenze.

La Neurologia di Gallarate vorrebbe «diventare un centro di riferimento per una presa in carico globale del paziente. Abbiamo un servizio molto ramificato, con ambulatori di secondo livello di diverso genere, e per questo motivo potremmo fornire un dialogo e una continuità nel percorso di cura», spiega la dott.ssa Elisabetta Dalla Valle.