La Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza (SIMEU) ha lanciato il programma “SALUTE AL FEMMINILE NELL’EMERGENZA URGENZA”, con il primo step chiamato “DIVERSE NEL CUORE”. Oggi, 8 marzo, nei Pronto Soccorso d’Italia, si procederà a una survey sperimentale per valutare l’efficienza di una diagnosi differenziale del dolore toracico attraverso l’utilizzo del Chest Pain Score.
Il Chest Pain Score è uno strumento che identifica il rischio di eventi cardiaci avversi nei pazienti con dolore toracico, consentendo una valutazione rapida in Pronto Soccorso. Sarà utilizzato da medici addestrati preventivamente durante la giornata dell’8 marzo.
I criteri di inclusione ed esclusione per la partecipazione allo studio saranno valutati dal medico del Pronto Soccorso che si occupa del paziente. Mentre, i dati raccolti saranno anonimi e protetti in un database dedicato. Saranno arruolati nella ricerca tutti i pazienti di età superiore ai 18 anni con parametri stabili, escludendo le donne in gravidanza, che si presenteranno al Pronto Soccorso nella giornata dell’8 marzo 2024 con il sintomo di dolore toracico.
L’obiettivo è valutare l’utilità clinica del Chest Pain Score, con particolare attenzione alla popolazione femminile.
La decisione di focalizzarsi sulle donne deriva dalla consapevolezza che le malattie cardiovascolari sono la principale causa di mortalità femminile, e che spesso i sintomi e i rischi associati sono diversi da quelli degli uomini. Le donne hanno ancora una prognosi peggiore dopo una sindrome coronarica acuta, e possono essere soggette a discriminazioni nell’accesso alle cure.
Il progetto si propone di sensibilizzare sulle differenze di genere in ambito sanitario, per migliorare la gestione e la prevenzione delle malattie cardiovascolari nelle donne.
Il Gruppo di studio SIMEU coinvolto nel progetto è guidato dalla dottoressa Elisa Pontoni che sottolinea l’importanza di considerare le differenze biologiche e socioculturali legate al genere nella salute:
«Occorre ricordare che l’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale di Sanità è “il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute”, definita come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”- afferma la dottoressa – rivolgere l’attenzione al femminile è un dovere oltre che un diritto. Le differenze biologiche e anche quelle socioculturali legate al genere possono fortemente influire sullo stato di salute della persona e su questo occorre lavorare».
Il progetto ha ricevuto il supporto della Fondazione Onda, che promuove un approccio innovativo alla salute femminile e la sua direttrice medico scientifica la dottoressa Nicoletta Orthmann. Fanno parte del team SIMEU, oltre a Elisa Pontoni e al Presidente nazionale Fabio De Iaco anche Claudia Sara Cimmino, Pierangela Con, Anna Maria Ferrari, Catia Morellato, Daniela Pierluigi, Maria Pia Ruggieri, Maria Luisa Ralli, Sonia Zoanetti, Andrea Fabbri, Paolo Pinna Parpaglia, Antonio Voza.