Anestesia multimodale durante artroplastica di ginocchio

Le iniezioni intra-articolari di corticosteroidi sono efficaci e sicure nel contesto di una anestesia multimodale dopo artroplastica di ginocchio? La risposta sembrerà essere affermativa.

Cresce costantemente il numero di interventi di artroplastica di ginocchio effettuati ogni anno nel mondo: interventi necessari per ridurre il dolore di un’articolazione erosa dall’artrosi e ridarle funzionalità.

Via via che le tecniche operatorie si sono affinate, rendendo sempre più preciso l’impianto protesico, ci si è anche accorti dell’importanza di efficientare al massimo la gestione del dolore postoperatorio, dal momento che consente di anticipare l’iter riabilitativo del paziente e di aumentarne la soddisfazione generale.

Da quasi trent’anni l’anestesia multimodale è parte integrante del percorso perioperatorio, ma è ancora oggetto di ricerca per trovare le migliori combinazioni possibili, in un’ottica di medicina sempre più centrata sul paziente.

Un recente studio retrospettivo cinese si concentra, per esempio, sull’efficacia di iniezioni intrarticolari di una miscela di corticosteroidi per la gestione del dolore postoperatorio.

Pubblicato su Frontiers, il lavoro vede la partecipazione del Jincheng General Hospital, del Luanzhou People’s Hospital di Tangshan e dell’Arthritis Clinic & Research Center del Peking University People’s Hospital di Beijing.

Gruppi di studio e soluzioni multimodali utilizzate

Il team di ricerca si è concentrato su dati di archivio di uno degli ospedali partecipanti, analizzando quelli di pazienti sottoposti ad artroplastica di ginocchio primaria con anestesia spinale e periodo di ricovero superiore ai 7 giorni, per caratterizzarne l’uso postoperatorio di oppioidi e gli score di dolore.

I pazienti dovevano aver ricevuto iniezioni intrarticolari di anestesia multimodale, con o senza la presenza di corticosteroidi. In tutto sono stati inclusi nello studio 738 pazienti, 370 con anestesia comprensiva di corticosteroidi e i restanti 368 senza corticosteroidi.

Il cocktail analgesico assunto dai pazienti è molto simile, composto da 10 ml di 7.5 mg/ml di ropivacaina, 5 ml di 10 mg/ml di morfina cloridrato, 2 gocce di 1 mg/ml di adrenalina e 20 ml di 50 mg/ml di acido tranexamico, con l’aggiunta di 5 mg di betametasone dipropionato e 2 mg di betametasone sodio fosfato nella coorte che ha ricevuto anche corticosteroidi.

Anestesia multimodale a parte, i pazienti sono stati seguiti con il medesimo protocollo, sia dal punto di vista dei farmaci assunti sia da quello riabilitativo. Vediamo se i due diversi cocktail multimodali hanno dato effetti differenti della gestione del dolore postoperatorio.

Esiti dello studio

Il confronto tra le due coorti mette subito in evidenza una maggiore efficacia della miscela contenente corticosteroidi nel ridurre il dolore postoperatorio: al giorno 1 i valori medi di VAS sono rispettivamente 2.35 nella coorte con corticosteroidi e 2.86 nell’altra coorte, mentre al giorno 3 i valori diventano 3,88 contro 5.26. Ne conseguono una serie di differenze anche nel recupero post-operatorio.

Per esempio, i pazienti della coorte corticosteroidi hanno dichiarato minor dolore al passo e sono riusciti a raddrizzare la gamba prima degli altri: aspetti, questi, che giovano alla riabilitazione. Altrettanto importante, l’aggiunta di corticosteroidi alla miscela antalgica riduce l’assunzione di morfina e metoclopramide di emergenza.

I due gruppi sono invece praticamente sovrapponibili per lo sviluppo di complicanze postoperatorie. Gli autori deducono quindi che l’aggiunta di corticosteroidi ai cocktail analgesici postoperatori in pazienti sottoposti ad artroplastica di ginocchio è non solo sicura, ma anche efficace

Lo studio: Wang Y, Li Z, Gao X, Lin J. The efficacy and safety of intra-articular injection of corticosteroids in multimodal analgesic cocktails in total knee arthroplasty-a historically controlled study. Front Surg. 2024 Jun 11;11:1279462. doi: 10.3389/fsurg.2024.1279462. PMID: 38919978; PMCID: PMC11196593