Il titolo dell’edizione 2023 del Congresso Nazionale SIFO è più che mai esplicativo e attuale: “L’evoluzione del Servizio Sanitario tra innovazione e prossimità di cura”.
In partenza oggi 5 ottobre a Roma, fino all’8 si svilupperà secondo due temi portanti: la gestione delle innovazioni e le nuove sfide che attendono il farmacista ospedaliero, da una parte, il PNRR e il suo impatto sul settore farmaceutico, dall’altra.
Robotica e intelligenza artificiale
«Nello svolgimento del proprio lavoro», ha affermato Alessandra Mecozzi, presidentessa del Comitato Scientifico del Congresso SIFO e direttrice della UO di Farmacia Ospedaliera dell’Ospedale Sant’Eugenio – ASL Roma 2, «il farmacista ospedaliero si dovrà confrontare con nuovi temi, argomenti e materiali che non sono stati affrontati durante il percorso accademico».
Per questo motivo all’interno del Congresso si parlerà anche di evoluzione robotica collegata all’intelligenza artificiale, dove per robotica non si intende soltanto un sistema automatizzato per le preparazioni galeniche.
«Forse è il sistema che il farmacista clinico conosce meglio», ha puntualizzato Mecozzi, «ma c’è la necessità di approfondire e conoscere anche altri sistemi robotici quale quelli utilizzati nelle chirurgie. Questo comporta pure un confronto con il clinico, anche per l’appropriatezza dei dispositivi».
In tal senso, il congresso proporrà una focus session dal titolo “Evoluzione robotica in sanità: dalla digitalizzazione all’intelligenza artificiale”. «Sarà l’occasione per affrontare un tema molto importante», ha precisato Mecozzi, «seppure ancora poco affrontato».
Quale contributo dal PNRR
«Il secondo grande tema che caratterizzerà il congresso SIFO 2023», ha continuato Mecozzi, «riguarda il PNRR e come i farmacisti e le strutture pubbliche possono coniugare in modo efficace ed efficiente ospedale e territorio nell’erogazione delle terapie, nella compliance e nell’aderenza. Il tutto senza ovviamente sostituirsi alle farmacie di comunità con cui bisogna necessariamente collaborare, ognuno in funzione del proprio spazio».
Secondo Mecozzi, infatti, è possibile lavorare insieme al farmacista territoriale nel caso di una domiciliazione della cura e dove il principale attore è il paziente, la cui tutela di salute deve rappresentare quell’obiettivo condiviso per cui lavorano tutti gli operatori sanitari, in primis il farmacista.
«Negli ultimi anni abbiamo avuto nei nostri congressi una grande partecipazione dei giovani, nei quali si deve creare e instillare più curiosità per farli sentire maggiormente coinvolti su questi temi», ha precisato Mecozzi. «In tal senso, anche nel prossimo congresso ci sarà una sessione teorico-pratica nell’ambito dei Laboratori con temi che spazieranno da contenuti pratici ad argomenti ambientali e di comunicazione al paziente».
Pertanto, si terrà un laboratorio teorico-pratico inerente all’allestimento di terapie in camera sterile, un compito che implica una forte responsabilità professionale e un’approfondita conoscenza sulle metodiche di preparazione e allestimento.
Comunicare con il paziente fragile
La comunicazione nel paziente fragile è il tema su cui sarà incentrato un altro laboratorio teorico-pratico dal titolo Essere nella comunicazione e relazione con il malato fragile. Ci sarà anche un evento dedicato alle disuguaglianze sociali.
«Le sessioni di apertura del congresso saranno imperniate sul concetto di global health».
All’interno della sessione “Emergenza climatica e nuovi scenari sanitari e flussi migratori” si parlerà di sfide dovute al cambiamento climatico.
La lectio magistralis “L’intelligenza artificiale in farmacia ospedaliera: potenziali applicazioni e sfide future” porterà, invece, ad affrontare il tema di grande attualità del sempre più diffuso ricorso all’intelligenza artificiale, con tutto ciò che ne consegue di positivo ma anche di negativo.
L’edizione 2023 del Congresso SIFO vedrà, inoltre, una maggiore apertura internazionale con main e focus session che offriranno l’occasione di confronto con altre nazioni europee su temi trasversali, come la sfida alle multiresistenze batteriche con esperienze internazionali a confronto e la gestione delle infezioni ospedaliere da germi multiresistenti.
Un’altra sessione internazionale sarà, invece, dedicata alla Farmacia clinica oncologica e al confronto tra esperti.
Conciliare innovazione e sostenibilità
«Nel corso dei quattro giorni del congresso parleremo anche di evoluzione e di trasformazione delle terapie geniche e delle terapie mediche avanzate e di come conciliare l’innovazione con la sostenibilità», afferma Mecozzi. «Si approfondirà la conoscenza delle nuove terapie mirate, come per esempio i test farmaco-genomici, andando oltre il discorso della conoscenza del meccanismo d’azione, o come nel caso del CAR-T dove il farmaco è un processo e il farmacista deve essere parte di un team multidisciplinare di tale processo. O anche nel caso delle molecole tumor board nella validazione di terapie innovative personalizzate. Un nuovo settore dove la nostra sfida dovrà quantomeno essere quella di trovarci pronti a raccoglierla in quanto competenti».
Si affronterà anche il tema della riorganizzazione dei comitati etici.
«Si parlerà del cambio di paradigma del comitato etico nel nuovo corso di sperimentazioni cliniche volute a livello nazionale», ha sottolineato Mecozzi, «e di come le Regioni hanno declinato gli obiettivi nazionali».
Telemedicina e telefarmacia
Durante il Congresso si farà il punto sulla grande sfida di coniugare innovazione e territorialità anche rivedendo i modelli organizzativi.
«In tal senso», ha proseguito Mecozzi, «il prossimo congresso SIFO prevede una sessione dedicata alla telemedicina e alla telefarmacia. Va, infatti, evidenziato che le organizzazioni che il PNRR richiede per la sua attuazione dovranno sempre di più appoggiarsi a metodologie informatiche e riguardare non solo gli operatori ma anche i cittadini».
La sessione dedicata alla telemedicina e alla telefarmacia vedrà la partecipazione dei direttori generali di alcune Regioni.
Rivedere i modelli organizzativi
Sempre nello stesso ambito verranno affrontate tematiche riguardanti nuovi modelli organizzativi anche nei processi di accesso alle terapie. Non poteva mancare una sessione sulle malattie rare, area terapeutica e di presa in carico dell’assistito dove la difficoltà di avere terapie approvate e, allo stesso tempo, la necessità di dare risposte terapeutiche rappresenta un grande dibattito tra comunità scientifica, enti regolatori e Regioni.
«Questi sono solo alcuni dei temi che saranno trattati», ha concluso Mecozzi. «Tuttavia, ve ne sono altri altrettanto impattanti nella sanità e pertanto non devono mancare nel nostro bagaglio esperienziale, quali la medicina di genere, la gestione di dispositivi medici, le carenze dei farmaci, il nuovo Codice degli appalti.
Sicuramente completeranno, ma non esauriranno le necessità di approfondimento e conoscenza che siamo chiamati a gestire nella nostra attività di operatori sanitari».