Aifa approva rimborsabilità della PrEP in pazienti HIV negativi ad alto rischio

Aifa autorizza la rimborsabilità del trattamento per la profilassi pre-esposizione (PrEP) di persone HIV negative: l’annuncio è accolto positivamente dalla comunità medico-scientifica, rappresentando un guadagno importante per la salute del paziente e un risparmio sensibile per il sistema.

Il farmaco, a base di emtricitabina e tenofovir disoproxil, è indicato in combinazione con pratiche sessuali sicure per la profilassi pre-esposizione: obiettivo prioritario ridurre il rischio di infezione da HIV-1 sessualmente trasmessa in adulti e adolescenti ad alto rischio.

Beneficiari e benefici

È ampia la popolazione che, maggiormente esposta al virus, potrà avvantaggiarsi di PrEP: uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (Msm, men who have sex with men), donne ad alto rischio, transessuali (transgender), persone che esercitano la prostituzione (sex worker).
La PrEP può essere assunta in modalità continuativa, con una pillola al giorno, oppure on demand, al bisogno, in associazione a un possibile episodio a rischio di acquisizione di Hiv per via sessuale.

Opportunità benvenuta per i clinici. «Fino a oggi», ha dichiarato Annalisa Saracino, professore ordinario di Malattie Infettive e Tropicali dell’Università degli Studi di Bari, «ad assumerla era solo una ridotta proporzione rispetto alle persone che ne potrebbero beneficiare, con disparità basate anche su differenze demografiche e socioeconomiche.
In particolare, l’OMS sottolinea quanto l’accesso alla PrEP sia ancora marginale nelle persone che fanno uso di sostanze per via endovenosa, nei sex worker, nelle donne in gravidanza e nei giovani sotto i 18 anni».

Risultati comprovati

«Se guardiamo al modello australiano», ha affermato Andrea Antinori, direttore dell’UOC Immunodeficienze Virali dell’Istituto Spallanzani di Roma, «l’incidenza di HIV osservata in un lasso di tempo di tre anni è stata inferiore del 92% rispetto all’incidenza prevista in assenza di PrEP (almeno 20 per 1.000 persone/anno). Si stima che con un’aderenza del 100% l’incidenza si azzeri in almeno 5.000 persone/anno (1)».

Un dato importante se si considera l’impatto dell’HIV in Italia: 1.770 nuove diagnosi annue solo nel 2021, pari a 3 nuovi casi per 100.000 cui va aggiunto il sommerso con una quota in crescita dal 2015 di persone che giungono alla diagnosi di sieropositività tardivamente (2).

Efficace la riduzione dei costi

Diversi lavori condotti dal 2015 mostrano come la spesa per la PrEP abbia rappresentato un’importante barriera per l’avvio, l’aderenza e mantenimento in cura, che la rimborsabilità intende superare, anche a vantaggio del sistema favorendo un risparmio importante dei costi di assistenza e cura.

«La rimborsabilità della PrEP», ha proseguito Saracino, «non è un vantaggio solo clinico, lavori di farmaco-economia (3) evidenziano anche gli effetti positivi in termini di costo-efficacia, per esempio uno studio spagnolo dell’ultimo anno, su una popolazione di circa tremila MSM ad alto rischio di Barcellona, stima con un modello matematico il risparmio economico ottenuto con la PrEP a circa 80 milioni di euro in quarant’anni.

Ancora più efficace risulterebbe l’analisi costo-efficacia di formulazioni Long Acting nella PrEP, soprattutto nei Paesi a basse risorse ed elevata incidenza di HIV, dove potrebbe determinare un calo del 30% circa delle nuove infezioni da HIV in vent’anni».

Un bilancio generalmente positivo, specie in ottica di prevenzione.
«L’offerta della terapia per prevenire l’infezione da HIV a carico del Servizio Sanitario Nazionale, gratuita al cittadino», ha concluso Stefano Vella, docente di Salute Globale, Università Cattolica (UCSC), Roma, «permetterà di evitare dei contagi e contenere la diffusione del virus, in particolare in fasce di popolazione a rischio, con una ricaduta positiva in termini di salute pubblica.

Anche l’impatto in termini economici della profilassi pre-esposizione rispetto al trattamento di una persona HIV positiva è decisamente inferiore, il che significa un risparmio a beneficio della sanità pubblica».

Fonti

1) Chan C, Fraser D et al., MI-EPIC Research Group. Overcoming barriers to HIV pre-exposure prophylaxis (PrEP) coverage in Australia among Medicare-ineligible people at risk of HIV: results from the MI-EPIC clinical trial. Sex Health. 2022 Jan;18(6):453-459. doi: 10.1071/SH21096. PMID: 34895427
2) Epicentro ISS, Istituto Superiore di Sanità, Infezione da Hiv e Aids, Accessibile da: https://www.epicentro.iss.it/aids/epidemiologia-italia
3) Cambiano V, Miners A, Dunn D et al. Cost-effectiveness of pre-exposure prophylaxis for HIV prevention in men who have sex with men in the UK: a modelling study and health economic evaluation. Lancet Infect Dis 2018, 18(1):85-94. doi: 10.1016/S1473-3099(17)30540-6