È disponibile anche in Italia vosoritide, al momento la prima e sola terapia farmacologica approvata in Europa per il trattamento dell’acondroplasia, la forma più comune di displasia scheletrica, in bambini dai 2 anni in su.
Lo ha annunciato AIFA, aprendo una possibilità di cura per questa patologia che colpisce in media circa un bambino su 25.000 nati (1). In Italia si stima interessi 321 pazienti tra i 2 e i 18 anni di età, con una prevalenza fra 1:26.000 e 1:27.000 individui. Rimborsabilità della molecola prevista per bambini in trattamento nella fascia di età tra 5 e 14 anni (2).
La molecola
Vosoritide è un peptide natriuretico di tipo C modificato (CNP) che, mirando direttamente alla fisiopatologia sottostante dell’acondroplasia, regola la segnalazione del recettore del fattore di crescita dei fibroblasti 3 (FGFR3), favorendo la formazione ossea endocondrale.
La mutazione del gene che codifica il recettore FGFR3 è, infatti, causa dell’invio continuo di segnali di rallentamento della crescita ossea da parte delle cellule della cartilagine, i condrociti.
Essendo i recettori FGFR3 sempre iperattivi, i segnali di rallentamento della crescita ossea prevalgono su quelli di crescita, impedendo alle cellule cartilaginee di allinearsi per formare nuovo tessuto osseo.
Da qui l’impatto sulla crescita, ovvero sulla statura, sensibilmente inferiore alla norma in persone con malattia rispetto a soggetti sani: un maschio acondroplasico raggiunge da adulto una statura media di circa 1,32 metri e una femmina circa 1,24 metri (3).
La molecola che può essere somministrata in un’unica iniezione sottocute al giorno, previa conferma della diagnosi dopo appropriati test genetici, in bambini di almeno 2 anni le cui epifisi (estremità tondeggiante delle ossa lunghe) non siano chiuse, sembra poter contribuire allo sviluppo osseo.
I dati di letteratura
L’autorizzazione alla messa in commercio di vosortide dell’EMA da agosto 2021, fa seguito a dati positivi sullo sviluppo clinico efficacia e sicurezza della molecola attestati da uno studio di fase 3 randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo.
Nello specifico, 60 bambini sottoposti a iniezioni giornaliere di vosortide (15 μg/kg) hanno fatto osservare in media una crescita in altezza di 1,57 cm all’anno in più rispetto ai bambini in terapia con placebo, con un aumento proporzionale sia della colonna vertebrale sia degli arti inferiori.
Inoltre, nello studio di estensione di fase 3 si evidenzia l’aumento della velocità di crescita annuale (AGV) mantenuto anche durante il secondo anno di trattamento continuo.
Non si è osservata infine alcuna accelerazione dell’età ossea, suggerendo che Vosortide non ha ridotto la durata totale del periodo di crescita.
In buona sostanza, lo studio di fase 3 mostrerebbe che i tassi di crescita sono stati sostenuti al di sopra dei tassi di base dei partecipanti e al di sopra della velocità di crescita annualizzata prevista per i bambini non trattati con acondroplasia per tutto il periodo di osservazione di 5 anni.
L’opinione della comunità scientifica
«Anche in Italia», ha dichiarato Maria Francesca Bedeschi, medico genetista presso l’UOSD di Genetica Medica Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e professore a contratto della Scuola di specializzazione in Genetica Medica e in Ortognatodonzia, Università degli Studi di Milano, «sarà possibile proporre anche un’opzione terapeutica farmacologica in grado di offrire un miglioramento significativo nella velocità di crescita dei bambini colpiti da acondroplasia».
A oggi l’unica opzione non farmacologica di trattamento era l’intervento chirurgico per l’allungamento degli arti per aumentare sia la statura sia l’ampiezza di movimento, dal forte impatto in termini di costi gestionali assistenziali e psicologici.
Ulteriori complicanze della malattia
Oltre al deficit di crescita ossea, l’acondroplasia può essere complicata da compressione del forame magno (apertura posta alla base del cranio che, in caso di restringimento, può comprimere il cervello o il midollo spinale), apnee del sonno, gambe arcuate, ipoplasia medio-facciale cove alcune ossa della parte centrale del viso (mascella superiore, zigomi, orbite) non crescono al parti del resto del viso, ondeggiamento permanente della zona lombare, stenosi spinale e infezioni ricorrenti dell’orecchio.
Note
- Al-Saleem A, Al-Jobair A. Achondroplasia: Craniofacial manifestations and considerations in dental management. The Saudi Dental Journal. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3804960/. Published October 2010. Accessed July 6, 2021
- https://archivio.forumriskmanagement.it/images/FORUMRISK11/LABORATORIO-PDTA/REGIONI/LOMBARDIA/acondroplasia.pdf
- Achondroplasia: Medline Plus Genetics. MedlinePlus. https://medlineplus.gov/genetics/condition/achondroplasia/. Published August 18, 2020. Accessed July 7, 2021
Francesca Morelli