A Pavia master biennale in discipline regolatorie del farmaco

Chi lo ha conosciuto lo ricorda come uno scienziato che, avvalendosi di una solida base scientifica, ha messo a disposizione le sue conoscenze, il suo entusiasmo e la sua energia soprattutto nel settore legislativo, cercando di promuovere la salute in ambito sia nazionale, sia internazionale. A Gianmartino Benzi, professore ordinario di Farmacologia, è dedicato il master biennale di secondo livello in Discipline Regolatorie dell’Università di Pavia, giunto alla 18ᵃ edizione, al quale è possibile iscriversi fino al 20 gennaio.

Le regole che governano il settore farmaceutico

«L’ambito regolatorio è costituito dall’insieme delle nozioni scientifiche, tecniche, economiche, legali e amministrative che definiscono le regole e gli strumenti per amministrare produzione, sperimentazione, immissione sul mercato e utilizzazione di sostanze a uso umano e animale, come medicinali, dispositivi medici, integratori alimentari, biocidi, cosmetici», chiarisce Maurizia Dossena, coordinatrice del corso. Quest’ultimo ha lo scopo di formare figure professionali con una cultura multidisciplinare, che possano trovare impiego in aziende farmaceutiche, biotecnologiche, alimentari, cosmetiche, in agenzie regolatorie nazionali ed europee, in aziende sanitarie.

Per farmacisti, chimici e biologi

Per accedere al master è necessario aver conseguito una laurea in farmacia, chimica, biologia, biotecnologie, scienze naturali, medicina e chirurgia, veterinaria, statistica, economia o giurisprudenza. Il numero massimo di iscritti è 30, il minimo 10. Nel caso in cui gli aspiranti siano più di 30, una commissione composta dalla coordinatrice del corso e da due docenti effettuerà una selezione e formulerà una graduatoria di merito, espressa in centesimi, determinata dal voto di laurea e dall’esito di un colloquio.

Tremila ore e dieci moduli

Il percorso dura due anni per un totale di 3mila ore, pari a 120 crediti formativi, articolate in lezioni frontali, seminari, gruppi di lavoro con presentazione di case study, tirocini, dibattiti, tavole rotonde, conferenze e giornate di studio. La didattica, che prevede la frequenza obbligatoria ad almeno il 75% delle ore complessive, è articolata in dieci moduli: quadro regolatorio, ricerca sul farmaco, sviluppo clinico di un nuovo prodotto, procedure di registrazione, farmacovigilanza, economia e legislazione sanitaria, registrazione di prodotti biologici e biotecnologici, integratori e dietetici, cosmetici e omeopatici, medical device.

Prove ed esame finale

La valutazione dell’apprendimento viene effettuata durante il corso tramite esercizi proposti dai docenti, al termine degli stage, alla fine del primo anno di corso con una prova priva di votazione, al cui superamento è condizionato il passaggio al secondo anno. A conclusione del biennio è previsto un esame finale, che consisterà in una tesi relativa a un progetto individuale (work project) discussa alla presenza di una commissione composta da cinque docenti del corso.