Riconciliazione terapeutica fondamentale dopo una dimissione ospedaliera

Less is more: questo il mantra che accompagna sempre più la farmacia clinica, che sia calata in ospedale o sul territorio. Il concetto è ridurre al minimo indispensabile le terapie assunte dai pazienti, ancor più se anziani, per contenere i danni collaterali associati all’assunzione di più farmaci e facilitare l’aderenza terapeutica.

Uno studio, condotto presso la HCA Florida North Florida Hospital Outpatient Pharmacy di Gainesville e pubblicato su The Senior Care Pharmacist, si concentra sul ruolo del farmacista nel mediare le terapie da prescrivere a pazienti anziani in dimissione ospedaliera.

L’obiettivo dello studio, di carattere retrospettivo, era valutare gli esiti dell’implementazione di un programma pilota di riconciliazione farmaceutica delle terapie assunte da pazienti anziani dopo una dimissione ospedaliera.

Il setting è quello di un ospedale universitario da 523 posti letto e di 4 cliniche di cura primaria geriatrica a questo associate. Gli autori hanno, anzitutto, individuato i pazienti dimessi da 24 a 72 ore prima dall’ospedale verso il domicilio, tramite la cartella clinica elettronica, per poi selezionare quelli che necessitavano di riconciliazione terapeutica.

Ruolo del farmacista in questo contesto

I farmacisti ospedalieri hanno revisionato 881 piani terapeutici, documentando approfonditamente le discrepanze individuate nei farmaci assunti, le eventuali medicine aggiunte, quelle dismesse e gli aggiustamenti nel dosaggio suggeriti.

In presenza di problemi urgenti, i farmacisti devono anche contattare il paziente e rassicurarlo che gli aggiustamenti effettuati si basano sulle indicazioni ospedaliere.

Infine, se necessario, questa figura funge anche da ponte tra paziente e ospedale prima dell’appuntamento di follow-up post dimissione. Nel periodo considerato il farmacista clinico ha identificato 4,895 discrepanze di farmaci negli 881 pazienti valutati, con una media di 5,5 discrepanze per paziente.

Inoltre, il 30,3% dei pazienti ha richiesto un intervento del farmacista clinico prima dell’appuntamento di follow-up in ospedale. Gli autori hanno osservato che circa la totalità dei pazienti ha ricevuto una qualche riconciliazione terapeutica prima della visita di follow-up, il che evidenzia un gap importante nel passaggio da ospedale a territorio.

Studio: Koff A, Smith C, Atkinson K, Palacios IP, Rhein P. Medication Reconciliation at Transition of Care in a Geriatric Primary Care Setting: A Pilot Program. Sr Care Pharm. 2025 May 1;40(5):217-222. doi: 10.4140/TCP.n.2025.217. PMID: 40296246

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