Rapporto OsMed: il 68% degli italiani riceve una prescrizione, politerapia cronica negli anziani

Il Rapporto OsMed 2024, presentato il 10 novembre a Roma presso la sede di Aifa, offre alla comunità clinica un’analisi approfondita ed esaustiva dell’assistenza farmaceutica nel nostro Paese.

Rispetto alle edizioni precedenti, il corposo rapporto presenta novità – sull’andamento dei prezzi degli equivalenti – e approfondimenti – sul consumo di farmaci in età pediatrica, sugli antidiabetici, le politerapie e i farmaci innovativi e le Atmp.

I dati generali di spesa

La spesa farmaceutica totale nel 2024 si è attestata a 37,2 miliardi di euro, con un +2,8% sull’anno precedente. Il 72%, pari a 26,8 miliardi è rappresentato da spesa pubblica rimborsata dal SSN mentre la quota restante, pari a 10,2 miliardi di euro è stata a carico dei cittadini.

La spesa convenzionata delle farmacie ha subito un incremento del +3,4% (a esclusione di ossigeno e vaccini) mentre la spesa ospedaliera ha segnato un aumento a doppia cifra (+10% su 2023), trainata dall’aumento dei nuovi farmaci e degli innovativi.

I dati di consumo e le principali classi di farmaci rimborsate SSN

A livello di consumi, nel 2024 sono state consumate 1.895 dosi di medicinali ogni mille abitanti al giorno (DDD), il che equivale a dire che ogni cittadino, inclusi i bambini, hanno assunto 1,9 dosi di farmaco. Il 70,8% è stato erogato a carico del SSN, il restante 29,2% è stato acquistato privatamente.

Nella classifica dei farmaci rimborsati dal SSN, i farmaci per il sistema cardiovascolare sono rimasti in testa per consumi (e al secondo posto per spesa dietro ad antitumorali e immunomodulatori), seguiti dai farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo (terzi in termini di spesa). Al terzo posto per consumi e al quinto per spesa si sono collocati i farmaci del sangue e organi emopoietici, mentre al quarto per consumi e al sesto per spesa i farmaci del sistema nervoso centrale.

Le politerapie: oltre dieci farmaci per un anziano su tre

Nell’illustrare i dati del rapporto, il direttore tecnico scientifico Aifa, Pier Luigi Russo, con riguardo ai pazienti in politerapia ha posto l’accento sull’esposizione della popolazione e sulle criticità relative all’aderenza terapeutica, soprattutto nelle fasce più anziane.

Un problema da non sottovalutare dal momento che gli over 65 drenano il 60% dei consumi e il 70% della spesa farmaceutica. Altresì, negli over 75 la spesa pro-capite per assistenza farmaceutica è di circa 3 volte superiore a quella delle altre fasce di popolazione. Inoltre, ad assumere circa 10 farmaci al giorno è il 28,3% degli over 65.

Consumi e profilo del paziente cronico

Nel 2024, il 68% degli assistiti ha ricevuto almeno una prescrizione farmacologica. L’esposizione è stata maggiore nelle donne (72,1%) rispetto agli uomini (63,6%) aumentando drasticamente con l’età. L’anziano con età pari o superiore a 85 anni assume in media 8,7 sostanze diverse.

Il 33,1% della popolazione anziana (tre su dieci) assume almeno 5 farmaci diversi per almeno 6 mesi all’anno. Questo dato raggiunge un picco del 43,7% (quasi uno su due) nella fascia di età fino a 89 anni, sottolineando l’urgenza di strategie di deprescribing e di gestione della complessità terapeutica.

Aderenza e persistenza: le sfide aperte

L’analisi dell’aderenza mostra forti disomogeneità per classe terapeutica: l’alta aderenza si riscontra per i farmaci per l’osteoporosi (68,7%) e gli antiaggreganti (61,8%). Di contro, le categorie terapeutiche con la percentuale più alta di soggetti con bassa aderenza sono i farmaci per i disturbi ostruttivi delle vie respiratorie (52,2%) e gli antidepressivi (28,1%), aree in cui l’intervento clinico per migliorare il follow-up è cruciale.

Età pediatrica: consumi in aumento

Tra i bambini e adolescenti gli antinfettivi per uso sistemico si confermano la categoria a maggiore consumo (50,9%). Si evidenzia però un incremento dei consumi anche per i farmaci del sistema nervoso centrale (+4,1% rispetto al 2023), che rappresentano l’8% del consumo totale pediatrico, un dato che merita attenzione clinica e di sanità pubblica.

Aderenza e appropriatezza essenziali per la sostenibilità

Il rapporto affronta anche il consumo di antibiotici, vero i quali si riscontra una forte disomogeneità regionale. Altrettanto dicasi per il ricorso agli equivalenti, maggiore al Nord rispetto al Centro e a Sud e Isole, per cui l’Italia resta terz’ultima in Europa.

Con riguardo al diabete, l’orientamento generale è verso i farmaci più recenti.

Con riguardo all’innovazione, invece, aumentano i costi e il numero di terapia avanzate – 12 nel 2024 autorizzate e rimborsate dal SSN – e così anche la spesa per farmaci orfani.

A tale riguardo, il presidente Aifa Robert Nisticò ha sottolineato: «si colgono segnali positivi, come l’aumento delle terapie avanzate e dei farmaci per le malattie rare rimborsati dal SSN e i risparmi generati in seguito all’ingresso degli equivalenti nelle liste di trasparenza. Ma c’è ancora da migliorare.

L’aumento delle prescrizioni di psicofarmaci tra i più giovani sottolinea quanto sia prioritaria la tutela della salute mentale di bambini e adolescenti. È fondamentale continuare a promuovere il consumo dei generici, l’aderenza alle terapie, l’appropriatezza prescrittiva e l’uso ottimale delle risorse disponibili per garantire l’innovazione e le migliori opportunità di cura ai pazienti nel rispetto della sostenibilità del SSN».

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