L’innovazione tecnologica in ambito sanitario sta trasformando profondamente il modo in cui vengono erogate le cure, con un impatto diretto sulla qualità dell’assistenza e sulla sostenibilità dei sistemi sanitari. In questo contesto, i dispositivi medici innovativi sono una risorsa fondamentale, ma anche una sfida per chi è chiamato a valutarne l’efficacia, l’appropriatezza e il valore economico. Qui emergono il ruolo strategico del farmacista ospedaliero e il contributo di Solventum.
Il farmacista ospedaliero, tradizionalmente coinvolto nella gestione del farmaco, ha un ruolo sempre più centrale anche nella valutazione e nell’acquisto di tecnologie sanitarie. L’integrazione delle competenze di Health Economics e Health Technology Assessment (HTA) nel suo profilo professionale apre nuove opportunità per una governance più informata e sostenibile.
L’Health Economics è la disciplina che studia l’allocazione efficiente delle risorse sanitarie, analizzando il rapporto tra costi e benefici delle tecnologie disponibili. Applicata ai dispositivi medici, consente di rispondere a domande cruciali: quanto costa una tecnologia? Quali benefici clinici e organizzativi genera? È sostenibile? Ne vale la pena?
Simulazioni di Health Economics Solventum vanta una solida eredità e continua a collaborare a stretto contatto con i farmacisti ospedalieri nella costruzione di scenari di Health Economics per l’introduzione di nuove tecnologie sanitarie.
L’Azienda di punta nel settore dei dispositivi medici e dei sistemi di analisi dei dati sanitari, accompagna il farmacista ospedaliero mettendo a disposizione un team di esperti clinici ed economici, in un processo virtuoso di valutazione del contesto epidemiologico in cui il dispositivo medico innovativo va collocandosi, confrontando i costi complessivi del cosiddetto Standard of Care (SoC) con l’innovazione che s’intende introdurre. Il valore di Solventum risiede nella capacità di accompagnare il processo valutativo, offrendo al farmacista ospedaliero soluzioni data driven elaborate attraverso tools informatici di simulazione basati su evidenze cliniche, dati epidemiologici e costi.
Da gestore del farmaco a valutatore di tecnologie
Il farmacista ospedaliero è sempre più coinvolto nei processi di HTA, partecipando a commissioni multidisciplinari, contribuendo alla redazione di report valutativi e supportando le decisioni di acquisto. Le sue competenze cliniche, regolatorie ed economiche lo rendono un attore chiave nella selezione di dispositivi medici innovativi. Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sull’HTA (Regolamento UE 2021/2282), il farmacista è chiamato a interpretare i report di Joint Clinical Assessment (JCA) e a tradurli in scelte operative a livello locale. Questo richiede una formazione continua e una visione sistemica del valore delle tecnologie.
Assistenza basata sul valore
Molto spesso si tende ad associare alla parola innovazione la parola costi, trascurando i “costi della non innovazione” a livello di salute pubblica e di governo clinico ospedaliero (complicanze, ricoveri successivi e morti evitati, impatto sociale ed economico). Il concetto di valore è diventato centrale anche per il farmacista ospedaliero. Il farmacista può contribuire alla definizione dei fabbisogni, alla valutazione dell’appropriatezza d’uso e al monitoraggio post acquisizione, garantendo che l’innovazione sia realmente al servizio del paziente.


Esempi di report e acquisizioni
L’applicazione dell’Health Technology Assessment e degli Health Economics ha già portato all’introduzione di numerosi dispositivi medici innovativi nella pratica clinica ospedaliera. Anche Solventum ha contribuito presso molte strutture ospedaliere a supportare scelte basate sul valore attraverso simulazioni e report ad hoc. Un caso interessante ha riguardato la protezione antimicrobica per la gestione degli accessi vascolari (medicazioni trasparenti a base di clorexidina, protettori per la disinfezione degli hub): una simulazione ha evidenziato un impatto sulla standardizzazione dei processi nei pazienti critici di terapie intensive per complessivi 35 posti letto, con effetti sulla riduzione delle complicanze e dei costi correlati. Un altro caso interessante ha riguardato il controllo e la gestione della temperatura perioperatoria: analisi real world
(e successiva simulazione su circa mille interventi/anno) per la valutazione economico-organizzativa derivante dall’applicazione di un protocollo di normotermia perioperatoria per il corretto monitoraggio della temperatura corporea e il riscaldamento dei pazienti adulti sottoposti a intervento chirurgico in anestesia superiore a 30 minuti. Altre simulazioni che hanno trovato apprezzamento hanno riguardato l’adozione di una medicazione trasparente con clorexidina e sistema di fissaggio integrato per la gestione degli accessi vascolari periferici. Un recente HTA ha evidenziato che l’adozione di questa nuova tecnologia risulta particolarmente indicata in unità operative con pazienti che presentano fattori di rischio critici predisponenti allo sviluppo di sepsi con conseguenti esiti gravi. Un altro aspetto emerso da una simulazione presso un grande ospedale pubblico del Nord Italia è stato la differenza nel minutaggio complessivo impiegato da un infermiere per la gestione del singolo paziente (19 minuti SoC versus 15 minuti per quanto concerne la medicazione di fissaggio I.V. con antimicrobico), con un beneficio che vedrebbe in quell’azienda di un risparmio totale di circa 3.250 ore/infermiere in un anno.


Conclusioni
L’integrazione degli Health Economics nei processi decisionali è una leva strategica per garantire sostenibilità, equità e innovazione nel sistema sanitario. Il farmacista ospedaliero, grazie alla sua visione trasversale e alle sue competenze multidisciplinari, è chiamato a essere protagonista di questa evoluzione. Solventum continua ad accompagnare questo processo attraverso un ascolto continuo e la messa a disposizione di competenze interne e tools utili ad analizzare i dati e a supportare decisioni.



