Le infezioni del sito chirurgico sono un problema serio che può evolvere in sepsi, con possibili esiti letali per il paziente. Un team di ricerca, composto da esperti della Princess Nourah bint Abdulrahman University (Arabia Saudita) e della Port Said University (Egitto), oltre che da colleghi di altri enti dei due Paesi, ha condotto uno studio di base, pubblicato su Frontiers in Pharmacology, per valutare l’efficacia della sinergia tra l’antibiotico amikacina e una nanoemulsione contenente chitosano, olio essenziale di lavanda e curcumina.
Si sono utilizzati test in vitro e in vivo per individuare la composizione migliore della nanoemulsione, in termini di concentrazione dei principi attivi utilizzati, e per capire se la sua combinazione con amikacina può migliorare la gestione delle infezioni al sito chirurgico e avere un ruolo nel controllo dell’antibioticoresistenza.
I prodotti naturali utilizzati
Diversi prodotti naturali mostrano efficacia nel trattamento delle ferite e nel favorire la rigenerazione cutanea. Gli autori coinvolti nello studio ne hanno selezionati tre.
L’olio essenziale di lavanda si presenta come antibiotico naturale ad ampio spettro, capace di contrastare la crescita di molti dei batteri interessati nelle infezioni al sito chirurgico, come Staphylococcus aureus, Escherichia coli, Enterococcus spp., e Pseudomonas aeruginosa.
La curcumina è un antinfiammatorio e mostra proprietà antiossidanti che possono supportare la guarigione della ferita chirurgica, modulando anche l’azione del sistema immunitario. Tanto l’olio essenziale di lavanda quanto la curcumina hanno un profilo di tossicità molto basso che ne consente un uso prolungato nel tempo.
Utilizzando il chitosano gli effetti antibatterici si uniscono alla capacità di creare una barriera protettiva sulla ferita che contrasta la colonizzazione da parte degli agenti patogeni, favorendo la guarigione della ferita.
Secondo gli autori, questi elementi insieme potrebbero supportare la guarigione della ferita, prevenendo l’instaurarsi di una infezione.
Combinazione promettente
Gli autori hanno utilizzato materiale prelevato da 150 ferite chirurgiche di pazienti di diversi ospedali egiziani, incubandolo per favorire la crescita batterica e successivamente utilizzandolo per i vari test.
Prima di tutto i ricercatori hanno identificato i diversi batteri presenti sulle ferite, ovvero Staphylococcus aureus, Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae, Pseudomonas aeruginosa e Acinetobacter baumannii. Da sottolineare che, in oltre il 50% dei campioni, i patogeni mostravano la formazione di biofilm, multiresistenza agli antibiotici e altri fattori di virulenza.
I campioni sono stati, quindi, sottoposti al contatto con la nanoemulsione di chitosano arricchita di lavanda e curcumia per individuare la minima concentrazione inibitoria, che risulta compresa tra 300–500 μg/mL.
L’uso combinato di questa nanoemulsione con l’amikacina mostra un’efficacia superiore a quella della sola amikacina nel contrastare tanto i batteri Gram+ che quelli Gram-.
L’uso in vivo di questa combinazione ha mostrato la capacita di eliminare quasi tutti i batteri presenti al sito chirurgico entro il dodicesimo giorno di utilizzo, mentre un’analisi istopatologica ha mostrato una riduzione dell’infiammazione del tessuto della ferita e un netto supporto alla guarigione.
Studio: Alshehri F, Alharbi NK, Zaid A, Eltrawy AH, Fawzy S, Gabr AM, Zaitone SA, Alhomrani M, Alamri AS, Mosbah RA, Elshimy R, Mansour AT, Bendary MM. Advanced therapeutic strategy for managing surgical site infections with natural nanoemulsion-antimicrobial combination. Front Pharmacol. 2025 Jul 2;16:1617184. doi: 10.3389/fphar.2025.1617184. PMID: 40672366; PMCID: PMC12263955




