Il mesotelioma pleurico diffuso, spesso associato all’esposizione all’amianto, è un tumore raro, aggressivo e difficile da trattare che colpisce il rivestimento polmonare.
La gestione clinica è spesso complessa a causa delle difficoltà riscontrate nella valutazione dell’estensione del tumore attraverso le tecniche di imaging convenzionale.
La resezione chirurgica, quando possibile, resta comunque controversa in termini di beneficio sulla sopravvivenza.
Immunoterapia preoperatoria
Presentato alla conferenza mondiale sul cancro del polmone 2025 e pubblicato su Nature Medicine, uno studio clinico di fase II ha esplorato l’impiego dell’immunoterapia preoperatoria mediante l’impiego di nivolumab, da solo o in combinazione con ipilimumab.
Il trattamento riguarda pazienti con mesotelioma operabile, evidenziandone la sicurezza e la fattibilità nell’impiego terapeutico.
Monitoraggio molecolare
Uno degli aspetti più interessanti e innovativi dello studio è l’uso del DNA tumorale circolante (ctDNA) come strumento di monitoraggio.
Il rilevamento di piccole tracce di malattia non visibili all’imaging è stato reso possibile grazie a particolari tecniche di sequenziamento ultra-sensibile, fornendo così indicazioni precoci sull’efficacia della terapia e sul rischio di recidiva.
Il prossimo step
Sebbene i dati preliminari suggeriscano un potenziale beneficio dell’immunoterapia neoadiuvante, allo stato attuale si rende necessario proseguire lo studio al fine di consolidare i risultati ottenuti e integrare il ctDNA nella pratica clinica.
 
            