Due recenti studi pubblicati su Annals of Allergy, Asthma & Immunology e Gut Microbes hanno dimostrato che alterazioni del microbioma intestinale nei primi anni di vita possono determinare un rischio maggiore di sviluppare asma e allergie, anche in età adulta o senile.
Queste ricerche, coordinate da Vincenzo Patella, presidente della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaaic) e direttore della UOC Medicina Interna dell’Azienda Sanitaria di Salerno, in collaborazione con Alessio Fasano, scienziato di fama mondiale, pediatra e gastroenterologo del Massachusetts General Hospital di Boston, professore di Pediatria alla Harvard Medical School e professore di Nutrizione alla Harvard T.H. Chan School of Public Health, aprono prospettive inedite per strategie preventive basate su dieta, probiotici e prebiotici, già nei primi mesi di vita o addirittura prima della nascita.
Il microbiota intestinale, un ecosistema di miliardi di microorganismi, regola lo sviluppo del sistema immunitario sin dal concepimento. Se in equilibrio, il sistema promuove una risposta protettiva, se alterato da fattori esterni come il parto cesareo, l’uso di antibiotici, una dieta scorretta, inquinamento o stress, può compromettere la tolleranza immunologica, predisponendo a malattie allergiche come asma, dermatite atopica e allergie alimentari.
Evidenze scientifiche e meccanismi biologici
Lo studio pubblicato su Gut Microbes, diretto da Fasano, ha evidenziato che una ridotta presenza di Bifidobacterium e Clostridia nei neonati è associata a maggior rischio di allergie, poiché questi batteri producono acidi grassi a catena corta che rafforzano la barriera intestinale e favoriscono la maturazione delle cellule T regolatorie (Treg), fondamentali per evitare risposte immunitarie inappropriate. Nei soggetti allergici, al contrario, si osserva un microbioma poco diversificato e ricco di Enterobacteriaceae, batteri proinfiammatori che promuovono infiammazione e perdita di tolleranza.
Allergie in crescita e nuove sfide per la salute pubblica
Secondo Patella, le allergie rappresentano oggi una vera epidemia globale: oltre un terzo della popolazione mondiale ne soffre. In Italia, l’asma interessa il 10% dei bambini e il 5% degli adulti, mentre le allergie alimentari coinvolgono fino all’8% dei più piccoli e il 3% della popolazione adulta.
Gli anziani, inoltre, risultano più vulnerabili per effetto dell’immunosenescenza e della riduzione della diversità del microbiota, che indebolisce la capacità di mantenere la tolleranza immunitaria.
Verso nuove strategie di prevenzione e cura
Comprendere come il microbiota modelli la risposta immunitaria è oggi una priorità scientifica e clinica. Gli esperti sottolineano la necessità di interventi precoci e personalizzati, basati su nutrizione mirata, probiotici e prebiotici, per favorire l’equilibrio microbico e prevenire l’insorgenza di allergie.
Come afferma Fasano, «i primi 1.000 giorni di vita rappresentano una finestra critica per costruire la resilienza immunitaria del futuro».




