Aifa ha approvato la rimborsabilità della combinazione antibiotica a dose fissa di cefepime ed enmetazobactam per il trattamento di pazienti adulti con infezioni complicate del tratto urinario (cUTI, complicated urinary tract infection), incluse le pielonefriti, della polmonite acquisita in ospedale (HAP), e quelle associate alla ventilazione meccanica (VAP), e delle batteriemie in associazione o con sospetta associazione a una delle infezioni di cui sopra.
Le infezioni correlate all’assistenza (ICA), come le infezioni complicate del tratto urinario (cUTI) e le polmoniti acquisite in ospedale (HAP/VAP), rappresentano una delle complicanze più frequenti e gravi in ambito ospedaliero e sono spesso sostenute da patogeni multiresistenti.
La crescente resistenza antimicrobica riduce infatti l’efficacia delle terapie disponibili e comporta un incremento delle infezioni, delle richieste di test microbiologici e delle misure d’isolamento, con un impatto clinico e gestionale rilevante per gli ospedali.
Tra le poche opzioni terapeutiche rimaste per le infezioni gravi causate da organismi produttori di ESBL vi sono i carbapenemi. Tuttavia, il loro ampio utilizzo ha favorito l’emergere di nuove resistenze, tanto che il Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025 ha raccomandato una riduzione del ≥10% dei consumi entro il 2025.
Pertanto, diventa cruciale disporre di nuove strategie terapeutiche. La combinazione antibiotica a dose fissa di cefepime ed enmetazobactam risponde a questo bisogno come valida alternativa, offrendo un profilo di attività mirato anche contro ceppi caratterizzati da più meccanismi di resistenza.
Con l’inserimento nell’elenco degli antibiotici destinati al trattamento delle infezioni da germi multiresistenti, la combinazione antibiotica di cefepime ed enmetazobactam potrà accedere al Fondo dei farmaci innovativi fino al limite previsto dalla legge di Bilancio 2025.
«Advanz Pharma Italia dispone di un portfolio consolidato di farmaci innovativi, value added medicines e biosimilari. Operiamo quotidianamente in stretta sinergia con il SSN, le istituzioni e le società scientifiche, con l’obiettivo di favorire un accesso tempestivo alle terapie, assicurando al contempo la sostenibilità del SSN», dichiara Barbara Marini vicepresidente di Advanz Pharma Italia.
«Il nostro impegno è rivolto al contrasto dell’antimicrobico-resistenza (AMR), attraverso azioni concrete di prevenzione delle infezioni, la riduzione dell’uso inappropriato degli antibiotici e l’introduzione di nuove opzioni terapeutiche».
Lo studio di fase III ALLIUM
L’efficacia di cefepime ed enmetazobactam è stata dimostrata nello studio di fase III ALLIUM controllato e randomizzato in doppio cieco. Per la ricerca sono stati arruolati 1.041 pazienti con cUTI/AP causata da batteri Gram-negativi, di cui 520 trattati con cefepime/enmetazobactam e 521 con piperacillina/tazobactam.
I dati evidenziano che la combinazione di cefepime ed enmetazobactam, rispetto a quella di piperacillina/tazobactam, ha soddisfatto i criteri di non inferiorità e superiorità rispetto all’endpoint primario composito di guarigione clinica ed eradicazione microbiologica nei pazienti con cUTI/AP causata da patogeni Gram-negativi.
In particolare, nel braccio trattato con cefepime/enmetazobactam è stato osservato un tasso di successo complessivo del 79,1% (273/345 pazienti), contro il 58,9% (196/333 pazienti) del braccio di confronto.
Inoltre, i risultati sostengono l’efficacia costante e prolungata di cefepime/enmetazobactam nel trattamento delle cUTI/AP, offrendo un’alternativa valida e potenzialmente superiore allo standard terapeutico attuale, soprattutto in contesti ad alta prevalenza di patogeni resistenti.



