Farmaci anestetici per adulti a confronto

Ciprofol è un nuovo agente anestetico per adulti che da qualche tempo è sotto l’esame della comunità internazionale degli anestetisti che ne stanno studiando le proprietà farmacocinetiche e sedative e i profili di sicurezza, mettendoli anche a confronto con quelli di un altro anestetico di utilizzo comune, il propofol, caratterizzato però da un indice terapeutico ristretto che ne limita l’uso. Non a caso, si cercano valide alternative.

Fin qui gli studi presenti in letteratura indicano il ciprofol come farmaco capace di sedare i pazienti a dosi decisamente inferiori rispetto al propofol. Inoltre, sembra garantire una maggiore stabilità cardiovascolare ed essere meno doloro all’iniezione. Servono però ulteriori conferme, quindi la ricerca non si ferma.

Uno studio clinico cinese multicentrico di fase II si è concentrato sulla dose minima efficace e sulla sicurezza di ciprofol, sempre in confronto con propofol.
Gli autori hanno selezionato 190 pazienti per 3 dosi di ciprofol – 0.3 mg/kg, 0.4 mg/kg e 0.5 mg/kg – e 2 di propofol – 2.0 mg/kg e 2.5 mg/kg – prese come punto di riferimento positivo. L’intento era di coinvolgere 10 pazienti per ogni dose come punto di partenza, per poi avviare uno studio di dose escalation.

Si è partiti, quindi, con 10 pazienti trattati con la dose di 0.4 mg/kg di ciprofol, dimostratasi efficace in un precedente studio clinico di fase 1. I passi successivi dipendevano dall’esito di questa prima fase sperimentale. Se la dose scelta avesse funzionato al 100%, allora si poteva sperimentare quella inferiore, di 0.3 mg/kg, su altri 10 pazienti… ma se anche solo 1 dei primi pazienti coinvolti non avesse reagito al farmaco anestetico, allora si doveva sperimentare la dose maggiore, pari a 0.5 mg/kg.

Alla fine si è osservato che tanto nel gruppo trattato con 0.4 mg/kg di ciprofol, quanto in quello con dose 0.3 mg/kg, almeno un paziente ha avuto bisogno di un aumento di dose per entrare in sedazione, mentre il 100% di quelli che hanno ricevuto 0.5 mg/kg di ciprofol si sono addormentati.

Questa, quindi, è la dose considerata efficace dal team di studio. Messi a confronto i 5 gruppi di pazienti, gli autori osservano che non ci sono differenze statisticamente significative nel periodo di risveglio successivo l’intervento tra le dosi assunte, il che consente di pensare che i due farmaci siano equiparabili da questo punto di vista.

Considerati solo i numeri, in realtà, la dose 0.4 mg/kg di ciprofol sembra dare un’anestesia più lunga, con risveglio più rapido. Simile il discorso per il tempo richiesto per osservare il rilassamento delle palpebre, preso come indicatore di sedazione avvenuta. Anche in questo caso, ci sono dati che suggeriscono che ciprofol in dose 0.5 mg/kg sia il più efficace.
Infine, i profili di sicurezza dei due farmaci alle dosi selezionate sono simili, dato che nessun paziente è incorso in eventi avversi così gravi da richiedere la sospensione dello studio.

Tra gli eventi avversi avvenuto il più frequente è l’ipertensione (55%), seguita da bradicardia sinusale (43.1%), ipotensione (36.7%), prolungamento dell’intervallo QtcF (27.5%), tachicardia sinusale (15.6%), nausea (11%) e vomito (10.1%).

In un solo paziente trattato con ciprofol 3 mg/kg si è manifestata urticaria qualche minuto dopo la somministrazione, ma è stato possibile trattarlo con successo senza dover interrompere l’intervento.
Gli autori hanno concluso che ciprofol, usato in dose di 0.5 mg/kg, è efficace e sicuro quanto propofol alla dose di 2.0 mg/kg.

(Lo studio: Zhu, Q., Luo, Z., Wang, X. et al. Efficacy and safety of ciprofol versus propofol for the induction of anesthesia in adult patients: a multicenter phase 2a clinical trial. Int J Clin Pharm (2023). https://doi.org/10.1007/s11096-022-01529-x)